Aristotele, la fisica, Dio e l’anima

 LA FISICA, DIO E L’ANIMA

Aristotele afferma che:

All’origine dei fenomeni ci sono quattro cause:

-materiale: la materia di cui una cosa è fatta (ad esempio il legno con cui è costruita una sedia);

-formale: la forma, l'essenza, ciò che fa sì che una cosa sia proprio quella cosa e non un'altra (ad esempio l'idea, il progetto del falegname che costruisce la sedia);

-efficiente: la forza che genera un mutamento, sia agendo dall'esterno, come nel caso della spinta inferta a un corpo, sia agendo dall'interno, come nel caso di una decisione o di un'azione (ad esempio il lavoro dell'artigiano); (ciò che provoca un cambiamento)

-finale: lo scopo in vista del quale il processo avviene (ad esempio il guadagno se la sedia viene venduta, o il suo utilizzo per sedersi)


Ogni ente tende alla realizzazione piena della propria essenza immanente.


Esistono quattro tipi fondamentali di movimento: 
-sostanziale (generazione e corruzione)
-qualitativo (mutamento o alterazione)
-quantitativo (aumento o diminuzione)
-locale (spostamento)

e che l’universo si articola in due zone distinte: 
-mondo terrestre in cui i quattro elementi che compongono le cose sono soggetti a movimento locale rettilineo. 
-mondo celeste in cui l’etere che lo compone si muove di moto circolare senza inizio e senza fine.
Tutto il movimento dell’universo è causato da Dio, primo motore immobile che agisce come causa finale.


Afferma che l’anima è la forma del corpo e si distingue in:
-anima vegetativa
-anima sensitiva
-anima intellettiva: propria dell’uomo per il quale la conoscenza si svolge attraverso tre stadi:
-conoscenza sensibile
-immaginazione e memoria
-conoscenza intellettiva

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